Origini Massaggio Connettivale - massaggio connettivale

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testo di massaggio connettivale

Il massaggio connettivale è una tecnica scaturita dall’esperienza diretta di una terapista tedesca: Elisabeth Dicke, che sperimentò con successo su se stessa, gli effetti di quelle prime manipolazioni estemporanee. Nato originariamente con il nome di "metamerico", in virtù della tecnica che segue appunto i metameri (tramite i quali si dirama l’azione riflessa ad altre zone corporee), il massaggio connettivale, viene largamente impiegato in terapia per diverse patologie del connettivo. Nel settore della massoterapia, dell’estetica e del benessere corporeo, è stato "adottato" da tempo, anche se solo negli ultimi tempi la sua diffusione sta raggiungendo livelli di massa.

Elisabeth Dicke  nacque il 12 Marzo 1884 a Lennep, ha descritto in prima persona la nascita della sua metodica terapeutica. "Le modalità di trattamento mediante un ‘massaggio di zone riflessogene nel tessuto connettivo’ furono da essa scoperte durante una malattia personale, infatti costretta a letto da un grave difetto circolatorio agli arti inferiori, cominciò a massaggiarsi la zona lombare e coccigea per impedire la comparsa di piaghe da decubito; fu con grande sorpresa, sua e dei medici, che in breve tempo la circolazione degli arti inferiori riprese il normale flusso e la Dicke potè tornare alla sua professione di terapista scongiurando il paventato e terribile pericolo di un imminente amputazione degli arti stessi. La sua bontà d’animo e disponibilità ad aiutare il prossimo, uniti ad una rara predisposizione per la sua professione, le fruttarono molti riconoscimenti e successi. Da quel lontano inizio secolo ad oggi il massaggio connettivale si è affermato come una delle principali e più praticate tecniche massoterapiche e molti sono stati gli studi fatti da eminenti fisiologi ed anatomisti per scoprire il motivo degli effetti apparentemente miracolosi di questa tecnica, al termine dei quali si notò come il miracolo, in effetti, non era da considerarsi tale, ma si comprese che la stimolazione di un'area tissutale produce significativi cambiamenti nel rapporto nervo spinale/area tissutale da esso innervata, nervo spinale/area muscolare e nervo spinale/organo. A queste relazioni si aggiunsero anche gli effetti prodotti dalle stimolazioni in zona paravertebrale sul sistema nervoso neurovegetativo.  La conoscenza quindi della corretta applicazione di questa tecnica permette all'operatore di rendere più preciso e mirato l'effetto delle sedute, permettendogli di agire in modo efficace su un grande numero di quadri sintomatologici.

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